Max
Weber (1864 – 1920 )
Opere:
- L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1904),
Economia e società
Studio
del processo di razionalizzazione della società industriale, cioè
dell’atteggiamento dell’uomo davanti al cosmo, per cui crede che
vi siano sempre delle cause comprensibili che spieghino i fenomeni,
piuttosto che decisioni e volontà di esseri soprannaturali.
Ne deriva: fiducia verso il progresso, capacità tecnologiche, organizzazione sociale, divisione del lavoro e pianificazione delle azioni individuali (coordinate dentro organizzazioni vaste e rigide, come ospedali, scuole, trasporti e fabbriche).
Ne deriva: fiducia verso il progresso, capacità tecnologiche, organizzazione sociale, divisione del lavoro e pianificazione delle azioni individuali (coordinate dentro organizzazioni vaste e rigide, come ospedali, scuole, trasporti e fabbriche).
Parallelamente
abbiamo la secolarizzazione: perdita di valore nelle credenze
religiose e superstizioni tradizionali ( mondo disincantato). Il
processo di razionalizzazione nasce da una concezione religiosa, il
protestantesimo, che ha portato al capitalismo ( un produttore di
ricchezza che non gode delle ricchezze, perché le reinveste per
averne di più, sia per comprendere quanto Dio gli sia vicino e
quindi una eventuale salvezza nell'aldilà, sia per lo stile di vita
sobrio e contrario ai lussi) ; il lavoro è uno strumento volto ad
incrementare la gloria di Dio e per dare un nuovo ordine al mondo.
L’agire
sociale
1.Fedeltà
ad una tradizione (agire per abitudine) : AZIONE TRADIZIONALE
2.Affettività
spontanea (soddisfare un bisogno, un desiderio) : AZIONE AFFETTIVA
3.
Razionalità rispetto un valore ( non per un risultato pratico, ma
per rimanere fedele a un principio) :AZIONE RAZIONALE RISPETTO
AL VALORE
4.Razionalità
rispetto allo scopo (prevedere e calcolare, valutando le conseguenze : AZIONE RAZIONALE RISPETTO ALLO SCOPO
Questi
quattro modelli vengono chiamati “Tipi ideali dell’azione
sociale” , queste astrazioni permettono di indagare e comprendere i
vari fenomeni sociali, confrontando tra loro le varie azioni
(sociologia comprendente).
La
società è il risultato delle azioni individuali, ciascuno tiene
conto dell’azione dell’altro e le dà un senso; non sono prodotti
di un sistema autonomo dotato di leggi proprie ( come pensava
Durkheim).
All’origine
del vivere sociale esistono delle interpretazioni condivise che
evitano i fraintendimenti , su regole morali, eventi comportamenti.
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