giovedì 25 dicembre 2014

3.LA DISUGUAGLIANZA: TEORIE DELLA STRATIFICAZIONE

Ci sono varie teorie della stratificazione secondo le varie prospettive

Secondo il FUNZIONALISMO la stratificazione è una caratteristica necessaria alla società. Quattro sono i punti principali di questa visione:
-nella società servono persone con particolari talenti e abilità;
-le persone hanno responsabilità, talenti e sono state sottoposte ad addestramenti lunghi;
-i vari ruoli offrono alle persone delle ricompense come RICCHEZZA, POTERE e PRESTIGIO;
-i ruoli più impegnativi, così, sono svolte dalle persone giuste e capaci.

Circa questa teoria, però, ci sono state delle critiche. Molta gente, infatti, ha grandi ricompense, anche se non fa nulla (ad esempio il cosiddetto JET-SET, cioè ricche persone disoccupate, che passano la vita in vacanza perenne),
i poveri trasmettono il loro status ai loro discendenti,
la stratificazione “ingabbia” le persone in ruoli fissi e già stabiliti, non secondo il loro merito e, inoltre, produce sistemi ingiusti che vanno incontro a conflitti interni violenti.

L’APPROCCIO DEL CONFLITTO sostiene che la stratificazione è una caratteristica evitabile, non necessaria e, soprattutto, ingiusta.
In questa teoria vediamo emergere la posizione di Marx, secondo il quale la STRATIFICAZIONE è uno strumento per garantire i privilegi dei ricchi e la LOTTA DI CLASSE è l’unica soluzione per abbatterla.

Anche qui, ci sono stati degli errori di previsione poiché i padroni di una volta oggi non esistono più. Si sono formate grandi compagnie industriali, una grande classe media, è avvenuto un miglioramento della condizione dei poveri e la rivoluzione comunista c'è stata solo nelle società agricole, come in Russia e in Cina.

L’APPROCCIO EVOLUTIVO è, invece, la combinazione dei due precedenti. In questo caso i punti principali sono:

- le funzioni sociali vengono attribuite secondo i criteri dei funzionalisti, secondo cui nei ruoli più importanti della società ci devono essere le persone più dotate,
-secondo Lenski, il surplus delle risorse viene distribuito nell’ambito di un conflitto tra gruppi;
-una volta che la stratificazione sociale è presente, i privilegiati cercano con il loro potere di ottenere altro potere,

-la società industrializzata ha bisogno di forza-lavoro qualificata. Questo richiede maggiore mobilità per sfruttare meglio i talenti (in questo caso le disuguaglianze diminuiscono). Le società tradizionali, invece, concentrano tutto il surplus nell’aristocrazia.

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