Ci
sono varie teorie della stratificazione secondo le varie prospettive
Secondo
il FUNZIONALISMO
la stratificazione è una caratteristica necessaria alla società.
Quattro sono i punti principali di questa visione:
-nella
società servono persone con particolari talenti e abilità;
-le
persone hanno responsabilità, talenti e sono state sottoposte ad
addestramenti lunghi;
-i
vari ruoli offrono alle persone delle ricompense come RICCHEZZA,
POTERE e PRESTIGIO;
-i
ruoli più impegnativi, così, sono svolte dalle persone giuste e
capaci.
Circa
questa teoria, però, ci sono state delle critiche. Molta gente,
infatti, ha grandi ricompense, anche se non fa nulla (ad esempio il
cosiddetto JET-SET, cioè ricche persone disoccupate, che passano la
vita in vacanza perenne),
i
poveri trasmettono il loro status ai loro discendenti,
la
stratificazione “ingabbia” le persone in ruoli fissi e già
stabiliti, non secondo il loro merito e, inoltre, produce sistemi
ingiusti che vanno incontro a conflitti interni violenti.
L’APPROCCIO
DEL
CONFLITTO
sostiene che la stratificazione è una caratteristica evitabile, non
necessaria e, soprattutto, ingiusta.
In
questa teoria vediamo emergere la posizione di Marx, secondo il quale
la STRATIFICAZIONE è uno strumento per garantire i privilegi dei
ricchi e la LOTTA DI CLASSE è l’unica soluzione per abbatterla.
Anche
qui, ci sono stati degli errori di previsione poiché i padroni di
una volta oggi non esistono più. Si sono formate grandi compagnie
industriali, una grande classe media, è avvenuto un miglioramento
della condizione dei poveri e la rivoluzione comunista c'è stata
solo nelle società agricole, come in Russia e in Cina.
L’APPROCCIO
EVOLUTIVO è,
invece, la combinazione dei due precedenti.
In questo
caso i punti principali sono:
-
le funzioni sociali vengono attribuite secondo i criteri dei
funzionalisti, secondo cui nei ruoli più importanti della società
ci devono essere le persone più dotate,
-secondo
Lenski, il surplus delle risorse viene distribuito nell’ambito di
un conflitto tra gruppi;
-una
volta che la stratificazione sociale è presente, i privilegiati
cercano con il loro potere di ottenere altro potere,
-la
società industrializzata ha bisogno di forza-lavoro qualificata.
Questo richiede maggiore mobilità per sfruttare meglio i talenti (in
questo caso le disuguaglianze diminuiscono). Le società
tradizionali, invece, concentrano tutto il surplus
nell’aristocrazia.
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