lunedì 22 dicembre 2014

3.STORIA DELLA SOCIOLOGIA: EMILE DURKHEIM

EMILE DURKHEIM (1858-1917)
Il francese si occupa dello studio delle forze che tengono unita una società, impedendo agli interessi del singolo di provocare conflitti e disgregazioni. Nelle società preindustriali le persone si sentivano unite da un legame di somiglianza  dato dallo svolgimento dello stesso lavoro; vi predomina la coscienza collettiva, cioè l’insieme delle credenze e dei sentimenti comuni alla media dei membri della società. Questo legame è definito solidarietà meccanica.
Nella società industriale domina l’elevata specializzazione del lavoro e la concentrazione delle persone su territori ristretti come quelli urbani modificano la struttura dei rapporti sociali. La coscienza collettiva perde peso, perché ognuno è libero di credere quello che vuole e agire secondo scelte personali. Il legame di coesione è basato sulla solidarietà organica, cioè gli uomini hanno bisogno l’uno dell’altro e si completano a vicenda.
La società è qualcosa che sovrasta i suoi membri, nel senso che non può essere spiegata sulla base delle scelte e delle azione dei singoli; è una realtà specifica con caratteristiche e leggi proprie; è coercitiva verso i suoi membri: forma l’individuo fino alla nascita con comportamenti, idee e valori.

La vita si svolge nelle istituzioni.  I fatti sociali sono delle realtà indipendenti dalla volontà individuale, vanno spiegati facendo riferimento non alla scienza individuale ma ad altri fatti sociali precedenti. L’anomia è il venir meno o la disintegrazione delle norme. La società è minacciata dalla disintegrazione; il suicidio è una conseguenza di tale fenomeno sociale.

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