La
società è composta da status, ruoli, gruppi e istituzioni.
Lo
status è la posizione che l’individuo occupa nella società e
può essere attribuito, per
nascita, età e il sesso o conseguito,
ovvero determinato da ciò che otteniamo con le nostre capacità e
volontà. Lo status comporta un compito nella società, una
condizione economica, prestigio e potere.
Nelle
società semplici abbiamo la presenza di pochi status (Es: contadino, soldato) e, quindi nel corso della vita di una persona cambiano poco.
Nelle società complesse, invece, ci sono molti status (Es: manager,
operaio, personal trainer) perciò possono cambiare più
frequentemente; ogni persona ha molti status ( padre, fratello,
figlio, nonno, operaio,
Il ruolo è un complesso di azioni che spettano ad un determinato status o compito. È definito da norme obbligatorie (per esempio l’obbligo dell’insegnante di spiegare), facoltative (sempre nel caso dell’insegnante che non ha l’obbligo di essere simpatico, ma dipende dalla sua scelta) e da norme talvolta ambigue (un esempio è il ruolo del genitore che deve essere severo e comprensivo allo stesso tempo). Si parla di conflitto di ruolo quando due o più ruoli sono difficilmente conciliabili, un esempio è la mamma in carriera. C’è la tensione di ruolo quando le aspettative sono contraddittorie: ci si aspetta comportamenti opposti contemporaneamente.
I gruppi sono costituiti da più persone che interagiscono ordinatamente sulla base di aspettative reciproche. In essi si realizza il comportamento. Ad esempio la famiglia o i colleghi di lavoro.
Le istituzioni sono un insieme di valori o norme che si sviluppa per soddisfare un bisogno sociale. Prendono la forma di organizzazioni finalizzate a uno scopo (Es: famiglia, scuola, religione, scienza, sport…). Le istituzioni non si identificano con le persone o i luoghi in cui si sviluppano, sono collegate tra loro a rispecchiare finalità simili e norme simili e il cambiamento di una si ripercuote sulle altre. Le regole in genere sono fissate saldamente.
pensionato)
tuttavia ha uno status più importante detto status chiave, che è in genere l'occupazione lavorativa, a cui facciamo riferimento per
desciverci.
Il ruolo è un complesso di azioni che spettano ad un determinato status o compito. È definito da norme obbligatorie (per esempio l’obbligo dell’insegnante di spiegare), facoltative (sempre nel caso dell’insegnante che non ha l’obbligo di essere simpatico, ma dipende dalla sua scelta) e da norme talvolta ambigue (un esempio è il ruolo del genitore che deve essere severo e comprensivo allo stesso tempo). Si parla di conflitto di ruolo quando due o più ruoli sono difficilmente conciliabili, un esempio è la mamma in carriera. C’è la tensione di ruolo quando le aspettative sono contraddittorie: ci si aspetta comportamenti opposti contemporaneamente.
I gruppi sono costituiti da più persone che interagiscono ordinatamente sulla base di aspettative reciproche. In essi si realizza il comportamento. Ad esempio la famiglia o i colleghi di lavoro.
Le istituzioni sono un insieme di valori o norme che si sviluppa per soddisfare un bisogno sociale. Prendono la forma di organizzazioni finalizzate a uno scopo (Es: famiglia, scuola, religione, scienza, sport…). Le istituzioni non si identificano con le persone o i luoghi in cui si sviluppano, sono collegate tra loro a rispecchiare finalità simili e norme simili e il cambiamento di una si ripercuote sulle altre. Le regole in genere sono fissate saldamente.
In
una società le categorie di persone sono disposte in ordine
gerarchico, questa è chiamata stratificazione sociale. Gli strati si
distinguono l’uno dall’altro per: accesso alle risorse, status,
lo stile di comportamento
(ad esempio il giovane si comporta in un certo modo rispetto agli
adulti) e le occupazioni tipiche (Es: operaio, dirigente...).
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