sabato 2 novembre 2013

4.ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA

Nel XIX secolo, nel contesto della Rivoluzione Industriale, di fronte allo scompiglio e ai rapidi cambiamenti di valori, costumi e metodo di lavoro si cercò di comprendere cosa stava accadendo.
Altri fattori furono: i rapidi sviluppi delle altre scienze ( elettricità, nuove energie, siderurgia) e il contatto costante e duraturo con altre civiltà colonizzate.

Primi sociologi
Auguste Comte (1798-1857) coniò il termine sociologia.
Secondo Comte la sociologia avrebbe favorito il progresso, guidato l’umanità - Studio della dinamica e statica sociale.

Herber Spencer (1820-1903) paragona la società a un organismo vivente, in cui le varie parti sono interdipendenti e funzionano per la sopravvivenza della società - Dalle forme più semplici, le società si evolvono in complesse (Darwin applicato alla società)
- teoria conservatrice: no alle riforme sociali, in quanto distorcono il ”naturale” processo evolutivo.


Karl Marx (1818-1883 ) ha avuto un' influenza immensa sulla storia e la cultura. Secondo Marx dalla struttura economica deriva la sovrastruttura ideologica, culturale, religiosa – la storia è la storia di lotta di classe, non c'è un' armonia sociale; compito dello scienziato è cambiare il mondo.

Emile Durkheim (1857-1917) si domanda come si stabilisce l’ordine sociale, il consenso, la coesione sociale; risposta: grazie alle convinzioni e i valori (la coscienza collettiva) e i rituali religiosi - la società moderna è più differenziata dalle primitive, e la coscienza collettiva si è indebolita (divisione sociale) – studio sul suicidio in modo scientifico, critica di opinioni comuni sull’argomento, spiegandolo come effetto della disintegrazione sociale.

Max Weber (1864-1920) ha avuto una grande influenza sulla sociologia; critica Marx: anche fattori come la religione possono avere effetti sulla struttura economica. – Elaborazione degli ideal-tipi: riconoscere ciò che è tipico, essenziale nei fenomeni; critica del mondo capitalista: mondo “disincantato”, mondo ordinato e organizzato, privo di significati e valori tradizionali, finalizzato all’efficienza e al profitto.




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