Dai
grandi autori di opere sociologiche del passato ( Durkheim,
Marx, Weber)
si sono sviluppati degli orientamenti di ricerca molto diversi. I
sociologi, che si rifanno a una o all'altra prospettiva, analizzano e
studiano la società spiegandola con conclusioni spesso divergenti
Le
principali prospettive teoriche attuali sono:
- PROSPETTIVA FUNZIONALISTA ( da Durkheim): la società è formata come un organismo di parti collegate (capi, operai, studenti, insegnanti…). Afferma che la società tende a essere un sistema organizzato, stabile, integrato i cui membri hanno stessi valori di base, perciò le situazioni di divergenza o conflitto ( guerre, divorzi, terremoti, crisi..) sono momentanei.
- PROSPETTIVA DEL CONFLITTO ( da Marx): si creano conflitti tra i gruppi per vari interessi (le classi sociali sono in conflitto per potere e denaro, ma anche genitori contro figli, maschi contro femmine…). Non esiste un vero consenso generale, poiché chi ha il potere costringe gli altri ad adeguarsi. La gente è più unita al suo gruppo per i conflitti con altri gruppi. Inoltre è grazie ai conflitti che la società si evolve. Le disfunzioni sono definite come effetti necessari per il raggiungimento degli interessi di un gruppo.
- PROSPETTIVA INTERAZIONISTA ( da Weber): Studia l’interazione nella vita quotidiana e come gli individui interpretano le situazioni. Le principali strutture della società (stato, economia..) nascono dalle interazioni.
In
conclusione possiamo dire che nessuna di queste prospettive è
migliore dell’altra, poiché ognuna fornisce un contributo sui vari
interrogativi che riguardano il cambiamento sociale.
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